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Laboratori universitari - Declinazioni architettoniche dell'esperienza comunitaria

ESCUELA DE ARQUITECTURA Y DISEÑO - PUC VALPARAISO

Valparaiso
La «Scuola di Valparaíso» è una delle esperienze più importanti della ricerca architettonica degli ultimi cinquant’anni in America del Sud. È la storia di un gruppo di architetti e di artisti che, guidati dall’architetto cileno Alberto Cruz e dal poeta argentino Godofredo Iommi, hanno dato vita a una scuola di architettura che si basa sulla poesia e sul lavoro comunitario. Un’esperienza che non solo ha inventato un modo di insegnare e di fare architettura, ma che ha creato una «visione» dell’America che riesce poeticamente a restituire una lettura originale del continente americano. Al tempo stesso, ha sviluppato un linguaggio figurativo che include un modo di disegnare, di scrivere e di parlare, un linguaggio che giunge alla forma osservando «gli atti» della vita e come questi acquisiscano forma e misura. L’architettura per la Scuola consiste nella creazione di un luogo orientato, ossia radicato nello spazio esteso, un luogo in cui sia possibile stare. L’invenzione, il rapporto con la natura e il carattere leggero dell’opera, illuminano il processo creativo e danno forma a un’interpretazione della modernità in America Latina. L’approccio poetico e artistico della Scuola ha trasformato Valparaíso – città-porto situata al centro di quella striscia di terra lunga 4000 chilometri che è il Cile – in un’aula all’aperto dove gli studenti osservano e scoprono l’architettura.

I quattro cardini dell’attività della scuola sono:
- il rapporto fra poesia e architettura, in quanto possibile disvelamento della condizione americana, così com’è espressa dal poema Amereida;
- l’insegnamento, a partire dall’osservazione architettonica, intesa come sguardo sul reale e come strumento di pensiero proprio dell’architettura;
-la traversata, ossia un’idea di viaggio come atto fondativo, come esperienza di scoperta del territorio americano capace di incorporare nella formazione dell’architetto la dimensione continentale.

Nel corso della prima traversata, realizzata nel 1964, nella città argentina di Santiago del Estero, nel corso di un «atto poetico» il gruppo disegna una nuova carta del Continente, il cui orientamento è ribaltato rispetto alla convenzione geografica: al profilo dell’America è sovrapposta simbolicamente la costellazione della Croce del Sud, i cui quattro estremi vengono così nominati: il punto verso Capo Horn, dove Vespucci aveva avvistato per prima volta la Croce del Sud, viene chiamato Àncora; quello opposto, collocato nei Caraibi, viene designato con la parola Origine, perché lì era sbarcato Colombo, nelle terre che credeva fossero le Indie. Viene invece chiamato Luce il punto coincidente con la sponda atlantica, quella fisicamente più vicina all’Europa, poiché è a partire dall’Europa che sorge l’America. L’estremità opposta, verso il Pacifico, viene chiamata Avventura, perché da lì ha inizio il Mare nuovo, il Mare sconosciutoQuesta azione sintetizza con forza simbolica il modo in cui la parola poetica rappresenta per la Scuola il mezzo per andar oltre il significato comune delle cose, e il modo in cui dare nome alle cose è un atto d’orientamento, per indicare all’operare architettonico un significato ed un compito.

Rodrigo Saavedra
È nato a Los Angeles, Cile, nel 1971. Si è laureato nel 1996 alla Facoltà di Architettura della Pontifica Universidad Católica de Valparaíso, dove dal 1998 è ordinario di Progettazione architettonica . E’ dottore di ricerca in «Progettazione architettonica» presso l’Universidad Politécnica de Cataluña. Membro attivo della «Ciudad Abierta» in cui sviluppa lavori di ricerca, di progettazione e di costruzione. Insegna al laboratorio di V anno della Scuola di Architettura e Design della PUCV e del Master in Cittá e Territorio. E’ il direttore della Scuola di Architettura e Design della Pontificia Universidad Católica de Valparaíso.

Augusto Angelini
È nato nel 1972. Ha dapprima studiato presso la Escuela de Arquitectura de la Pontificia Universidad Católica de Valparaíso, per poi proseguire e terminare gli studi alla Pontificia Universidad Católica de Santiago. Dal 1998 svolge attività di insegnamento come professore presso l’Università Cattolica di Santiago e ha iniziato ad esercitare come architetto, realizzando diverse opere e partecipando a concorsi. Tra il 2003 e il 2007 vive e studia in Italia. E’ dottore di ricerca in «Composizione architettonica» presso il Politecnico di Milano.

David Luza
È nato a Santiago nel 1968.Ha studiato presso la Escuela de Arquitectura de la Pontificia Universidad Católica de Valparaíso. È dottorando di ricerca alla Universidad Politécnica de Cataluña. È il Preside della Corporación Cultural Amereida, entitá che gestisce la «Ciudad Abierta» e coordinatore del «Taller de Obras» con cui sviluppa lavori di ricerca, di progettazione e di costruzione . È professore al laboratorio di V anno della Scuola di Architettura e Design della PUCV.