Oggi l’urgenza che le tematiche ambientali sollecitano, sono lo spunto per un
Oggi l’urgenza che le tematiche ambientali sollecitano, sono lo spunto per un cambiamento di rotta verso un paesaggio di architetture e spazi collettivi eco-virtuosi.
Un ritorno, o meglio, un rientro nelle tematiche dell’abitare in cui il rapporto tra l’uomo e il suo ambiente, il suo contesto, sono il movente necessario per un progetto d’architettura.
Immaginare e quindi costruire un paesaggio di architetture compatibili con un futuro prossimo, dove il delicato equilibrio del sistema bioclimatico legato alle limitate risorse energetiche, si sovrappone al problema della densità demografica che interessa ormai grandi aree del pianeta. L’unica alternativa |
Georg Drendl, "SOLAR STANDARD", Moscow, Russia |
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alla grandi megalopoli, una deriva di mere espansioni urbane non pianificate o disegnate secondo uno disegno di marketing urbano che sovrappone a uno schema urbanistico rudimentale una serie di figure o oggetti ad opera di
architetti più o meno noti nel circolo internazionale. Si pensi all’espansione delle città asiatiche o a casi come Dubai, città ormai teatro di una pura ricerca formale e di design.
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Georg Drendl,Solar Tube 2001 Private House, Vienna |
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La mostra, e il conseguente dibattito che il Festival vuole promuovere per il 2008, sono il luogo dove architetti, amministratori e il pubblico vedranno raccolti e raccontati gli esempi di questo altro paesaggio possibile. Obiettivo dei curatori è quello di restituire in un insieme tutti quei singoli casi di questo paesaggio del presente.
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Bill Dunster, Bedzed, Abbey Park (2006) |
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Il paesaggio restituito da queste architetture dovrebbe essere quello prossimo venturo. Resta difficile capire se stiamo parlando di un paesaggio urbano pianificato o di un insieme di episodi che andranno a determinare un costruito altro rispetto a quanto si va realizzando nelle megalopoli del mondo contemporaneo.
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Bill Dunster, Bedzed, “Forest Forever “ |
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La mostra raccoglierà architetture e progetti che sono esempio e spunto di un equilibrio tra le esigenze abitative individuali e allo stesso tempo risposta alle tematiche di risparmio energetico. Casi dove l’architetto riesce a fare di necessità virtù integrando nel progetto dell’edificio e nella pianificazione urbana tutto ciò che la tecnologia offre. Arrivando in certi casi a inventare proprio attraverso la figurazione nuove soluzioni tecniche.
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Bill Dunster,Bedzed, “Jubilee“ Wharf Penryn (2007) |
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Tra i tanti autori: Bill Dunster (già ospite a dicembre 2007 al Festival dell’Architettura) Georg Drendl, Shigeru Ban, Kengo Kuma, Rick Joi e nomi più conosciuti come Steven Holl.
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