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FA5 - Comunicato stampa .............. FA5 - COMUNITÀ-ARCHITETTURA - Conferenza stampa di apertura ........... * Il Festival dell\'Architettura segnalato da Skira Yearbook of World Architecture 2007-08
19/04/2024
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STORIA
del Festival dell'Architettura

I numeri del Festival

FA1, ETEROARCHITETTURA, Parma, 20-26 settembre 2004
• 25 location, 139 eventi, 200 partecipanti, 5.000 visitatori, 30.000 visitatori on-line, 1 pubblicazione.
FA2, ARCHITETTURA ricchezza e povertà, Parma, 19-25 settembre 2005
• 25 location, 127 eventi, 250 partecipanti, 6.500 visitatori, 30.000 visitatori on-line, 6 pubblicazioni.
FA3, Architettura di rara bellezza, Parma, Reggio Emilia, Modena, 23-29 ottobre 2006
• 3 città per 14 location, 79 eventi, 300 partecipanti, 17.000 visitatori, 52.000 visitatori on-line, 3 pubblicazioni.

Il Festival dell’Architettura di Parma nasce dalla tradizione organizzativa e di ricerca che dal 1987 promuove attività di confronto a livello internazionale sui temi della progettazione architettonica e urbana.

Un’esperienza quasi ventennale che parte dai seminari de La Città del Teatro (1987, 1990, 1994 – Edizioni CLUP e Abitare Segesta Milano) tesi ad indagare il rapporto tra tipo teatrale – drammaturgia – città sino a quelli denominati CITTAEMILIA di cui l’edizione del 1998, Sperimentazioni architettoniche per un’idea di città, è stata dedicata al sistema dei luoghi strategici per lo sviluppo delle città emiliane da Piacenza a Modena (Abitare Segesta Milano 2000), mentre quella del 2000, S.S.9, Via Emilia – Progetti architettonici e nuovi luoghi lungo la via Emilia tra città e città, ha cercato di focalizzare le problematiche dell’evoluzione insediativa lungo l’asta storica della strada consolare poleogenetica (Abitare Segesta Milano 2001), per arrivare infine, nell’ambito della neo-nata Facoltà di Architettura di Parma, alla rassegna Architettura/Europa 2003.

Le iniziative qui citate hanno coinvolto nel tempo centinaia di docenti, ricercatori, studenti afferenti a diverse facoltà di architettura italiane ed europee, restituendo di conseguenza una rete di contatti e di referenti interessati all’approccio conoscitivo di un’architettura connaturata ad un’idea di città, di contesto, di cultura.
Nel tempo, superata l’occasione seminariale specifica, altre opportunità, di ricerca e di rinnovata sperimentazione progettuale nei workshop successivi, hanno ulteriormente
alimentato e consolidato questa rete di referenti accomunati dall’interesse per un’architettura consapevole del proprio ruolo urbano.

Da questo complesso di attività, risorse umane, percorsi sperimentali, anche nei modi e nelle forme di organizzazione del confronto e della divulgazione dei suoi esiti, è sembrato naturale che scaturisse la formula del Festival, come la più congeniale ed efficace a recepire l’evoluzione di una tradizione di attività culturali capaci di incidere positivamente nell’incremento del dibattito generale sull’architettura e della conoscenza della stessa da parte di un sempre più allargato e consapevole ambito di interlocutori.
Il Festival, già dalla terza edizione, va verso uno sviluppo delle sue capacità di ricerca, di narrazione, di originale tecnica di indagine e divulgazione dei fenomeni dell’architettura. Innanzitutto la nuova messa in scena: diversi contesti urbani (Parma, Reggio Emilia, Modena) per un’idea metropolitana di Festival. Per uscire dalla dimensione dell’unicità, del microcosmo culturale ed ambientale, ponendo antenne ravvicinate ma sufficientemente distanti nel cogliere diverse lunghezze d’onda.
Il Festival anima sempre più una sorta di circuito di colloquio, di relazione critica, tra curatori e soggetti coinvolti. Si aggiunge sempre qualcosa alla costruzione di una comunità del Festival.

La quarta edizione si presenta con una serie di novità: il Festival adotta un regime di svolgimento biennale (07-08) all’interno del quale, dato un tema generale di riferimento, svolgere un’approfondita ed articolata attività di ricerca e di produzione degli eventi derivati, secondo un processo di avanzamento continuamente restituito nelle sue successive fasi;

 

Gli appuntamenti fondamentali del festival 2007-2008 sono:

per il 2007 (novembre-dicembre) le giornate seminariali - di presentazione dello stato di avanzamento delle ricerche e di dibattito sui temi affrontati;

per il 2008 (ottobre-novembre) le mostre e gli eventi correlati quali esiti del lavoro svolto.
Le mostre e gli eventi del 2008 saranno fruibili in tutte le sedi per almeno 4 settimane, in ogni città sede del Festival sono previste quattro esposizioni, con diversi eventi correlati (conferenze, seminari, convegni, ecc.), caratterizzate secondo cinque tipologie:
mostra-contenitore articolata per sottosezioni o capitoli con riferimento diretto al tema generale dell’edizione del Festival,
mostra monografica su autori architetti a partire dall’apporto dato dagli stessi al tema generale,
mostra – istruttoria su aspetti della fenomenologia contemporanea in grado anche di coinvolgere e immedesimare un pubblico vasto,
contributi al tema generale derivabili anche da altre espressioni dei saperi e delle arti,
Corsi accelerati di Architettura programmabili nelle diverse sedi.

Il sito del Festival, anche sulla base della significativi risultati raggiunti, coerentemente alla modalità di restituzione continua del processo di elaborazione delle ricerche, dovrebbe riformularsi nella chiave del portale, punto di aggregazione di una comunità del Festival, all’interno del quale trovare continui elementi di informazione, aggiornamento, riflessione, dibattito.


Una prerogativa del Festival è quella di agire nella ricerca del tema generale attraverso luoghi comuni tematici, riassumendoli ad un significato diverso, a volte inedito, e comunque oggetto di reinterpretazione. Tra i tanti sembra evidenziarsi, con una certa ricorrenza ed attenzione generalizzata, il tema del paesaggio. Il paesaggio come identità, il paesaggio come fattore attrattivo, il paesaggio come risorsa, il paesaggio come memoria, il paesaggio come…. In questa dimensione di immanenza del paesaggio, e al tempo stesso di contraddizioni e di complessità ad operarvi progettualmente, ad interpretarne la conformazione nel divenire storico, emerge la necessità di sottolinearne un nesso che potremmo definire di responsabilità: quella di essere un patrimonio comune, pubblico, pur nella determinazione eterogenea per entità private oltre che pubbliche, da cui deriva una responsabilità collettiva sulla sua qualità e quindi sul suo valore.
Da qui il titolo che descrive il tema generale del Festival: PUBBLICO PAESAGGIO.

 

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