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Festival dell'architettura

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Marco Maretto

L'evoluzione morfologica della città storica

Polarities (territory)

Polarities (territory)

Abstract
Una città può essere considerata unica nella sua concezione, ma infinitamente plurale nelle sue manifestazioni fenomeniche. Le sue storie, le sue identità, ci dicono delle società che le hanno tracciate e abitate nel corso dei secoli. Tracce cariche di valore semantico, tali da essere un veicolo importante per comprendere il paesaggio antropico. Importanti, perché prive di condizionamenti formali, ma al contrario, rivolte alla sostanza "strutturale" dei luoghi e delle società; perché attente alle logiche di formazione e trasformazione di un territorio, piuttosto che alla sua storiografia, perché, a saperle leggere e interpretare, si traducono in una base consapevole per il progetto urbano contemporaneo. La morfologia, come studio della forma semantica dei tessuti urbani, è la disciplina che si occupa della lettura di queste tracce.

 

Una città può essere considerata unica nella sua concezione, ma infinitamente plurale nelle sue manifestazioni fenomeniche. Le sue storie, le sue identità, ci dicono delle società che le hanno tracciate e abitate nel corso dei secoli. Tracce cariche di valore semantico, tali da essere un veicolo importante per comprendere il paesaggio antropico. Importanti, perché prive di condizionamenti formali, ma al contrario, rivolte alla sostanza "strutturale" dei luoghi e delle società; perché attente alle logiche di formazione e trasformazione di un territorio, piuttosto che alla sua storiografia, perché, a saperle leggere e interpretare, si traducono in una base consapevole per il progetto urbano contemporaneo. La morfologia, come studio della forma semantica dei tessuti urbani, è la disciplina che si occupa della lettura di queste tracce. Concetti come "polarità", "tessuto urbano" e "neighbourhood building-unit" rappresentano infatti, al tempo stesso, un valido livello d’interpretazione dei fattori ambientali e delle esigenze sociali di una comunità urbana, venendo a definire quella struttura latente lungo cui si sono sviluppati i fenomeni urbani nel corso della storia.
La morfologia può quindi identificare, a nostro avviso, il "nesso strutturale" su cui l'esistenza concreta di una città si è fondata nel corso suo graduale sviluppo temporale. Un nesso molto importante, perché unisce l'analisi con la sintesi, l'interpretazione con il progetto, perché la struttura "concreta" di una città è portatrice, nel tempo, di altrettante strutture sociali, economiche e culturali, perché comprendere la sua logica formativa significa partecipare al suo processo dinamico di trasformazione, significa progettare il suo futuro nella coscienza "strutturale" del suo passato.
Alla base di queste riflessioni si pone chiaramente il concetto di "città compatta". Una città cioè flessibile e dinamica che trova nel suo processo di trasformazione, nella sua morfologia, la capacità di adattarsi ai rapidi cambiamenti della società contemporanea, senza perdere il filo della sua storia: "L'incomprensione del presente nasce fatalmente dall'ignoranza del passato, ma è inutile cercare di capire il passato, se non sappiamo nulla del presente" (Bloch 1949).

 

Riferimenti bibliografici
(2009) “Fringe-belt theory and polarities-landmarks theory” in Urban Morphology vol.13 n°1.
Bloch, M. (1949) “Apologie pour l’Histoire ou métier d’historien” in Cahier des Annales n°3, Librairie Armand Colin, Paris. (trans. by the author).

 

Marco Maretto è Ricercatore in Composizione architettonica e urbana. Università degli Studi di Parma.
Dottorato di ricerca in Progettazione architettonica. Università di Genova.
Laurea in Architettura. Università di Roma “La Sapienza”.
Membro direttivo dell'International Seminar on Urban Form (ISUF).

Polarities (urban)

Polarities (urban)