Festival dell'architettura

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EUROPA / ITALIA Il progetto di architettura nelle Scuole europee

ITALY, Prof. Carlo Quintelli, Enrico Prandi, Marco Maretto, Facoltà di Architettura di Parma

Un’esperienza di coordinamento tra alcuni laboratori di progettazione architettonica della Facoltà di Architettura di Parma

Responsabile scientifico Prof. Carlo Quintelli

Coordinamento Prof.ri Enrico Prandi e Lamberto Amistadi


A dodici anni dalla fondazione della Facoltà di Architettura all’interno dell’Ateneo di Parma, si è configurata una filiera formativa impegnata a restituire la trasmissibilità dell’esperienza progettuale attraverso alcuni principi che sin dall’inizio, grazie anche all’apporto di Guido Canella nel comitato promotore della Facoltà, concorrevano a definire l’identità didattica e di ricerca della scuola.

Il presupposto è quello di fornire un’offerta formativa scandita sui valori culturali di un progetto di architettura capace di portato critico-interpretativo rispetto alla fenomenologie complesse della città contemporanea. La presa di contatto con le tecniche della composizione richiede un quadro conoscitivo, proporzionalmente acquisito lungo l’esperienza didattica, che coinvolge:

1) aspetti significativi della cultura storica del progetto sino alla contemporaneità attraverso la tradizione delle scuole, l’apporto degli autori, l’esemplarità delle opere nei diversi ambiti, locale, nazionale ed internazionale;

2) la metodologia della composizione come pratica di sviluppo del linguaggio architettonico utilizzato nei diversi contesti storico culturali;

3) il rapporto inscindibile tra forma dell’architettura e forma della città intesa quale espressione della fisiologia antropica nello sviluppo storico.

A partire da questi presupposti generali, con riferimento ai ceppi dell’esperienza culturale portata avanti dalle scuole milanesi e veneziane rispettivamente di Ernesto Nathan Rogers e Giuseppe Samonà, e degli allievi che ne hanno sviluppato il portato teorico, i laboratori costituiscono un’occasione di verifica disciplinare rispetto all’evoluzione dei temi e delle problematiche della città contemporanea. Dove praticare l’integrazione tra le esperienze della didattica e della ricerca come condizione per uno statuto non scontato del sapere e delle tecniche adottate.