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Laboratori universitari - Declinazioni architettoniche dell'esperienza comunitaria

FACOLTÀ DI ARCHITETTURA DI PARMA

Università degli Studi di Parma – Facoltà di Architettura
Dipartimento di Ingegneria e Architettura
Centro Studi CITTAEMILIA


Parma
La realtà didattica e di ricerca che rappresentiamo si caratterizza a partire dai riferimenti di elaborazione teorica prodotti dalle scuole milanese e veneziana del dopoguerra, fondate sotto l’egida rispettivamente di Ernesto Rogers e Giuseppe Samonà e dei numerosi allievi che hanno sviluppato una originale quanto diversificata articolazione metodologica di interpretazione del rapporto tra architettura e città. A dieci anni dall’apertura della Facoltà di Parma, l’attività si è focalizzata su diverse tematiche urbane e territoriali, fenomenologie significative per una possibile architettura, attraverso l’elaborazione di nuovi congegni tipologici, di definizione di un’identità figurativa contestualmente caratterizzata, secondo una propositività aperta al confronto internazionale (di cui il Festival rappresenta uno dei principali strumenti) e al tempo stesso applicata al contesto emiliano assunto quale laboratorio di sperimentazione nel concreto.

Rispetto al tema COMUNITA’-ARCHITETTURA proponiamo da subito alcune esperienze nate nell’ambito della ricerca ma anche in quella ricerca-didattica del laboratorio di sintesi finale e in generale di alcuni laboratori e corsi teorici di composizione. In particolare il nostro interesse interpretativo e di sviluppo progettuale si rivolge ad un rinnovato ruolo della parte urbana, in risposta alla diseconomia formale e funzionale dell’indifferenziato insediativo, quale dimensione intermedia di strutturazione tipo-morfologica su base comunitaria capace di integrare condizione urbana e spazio individuale attraverso gli strumenti dell’architettura. In tale condizione si rimette alla prova, alla luce dei cambiamenti significativi delle fisiologie sociali e dei comportamenti personali oltre che collettivi, un tipo insediativo di stretta relazione tra residenza e servizi, di reciprocità tra dimensione pubblica e privata, di economia degli spazi nell’ottica anti-espansiva secondo strategie di ri-costruzione di una città eco-virtuosa ad alta densità.

Un’idea di organizzazione comunitaria urbana aperta ma caratterizzata e formalmente compiuta, interprete della condizione contestuale, compresa tra la dimensione dell’addizione urbana del quartiere, secondo la specificità italiana del dopoguerra, e quella del sincretismo tipologico di un moderno non riducibile alla solamachine à abiter.

Le prime applicazioni svolte hanno riguardato i contesti di aree industriali dismesse quali le ex Officine Reggiane (Reggio Emilia) e le ex Industrie Bormioli (Parma) assunte quali parti urbane significative per la sperimentazione progettuale, tra nucleo storico e periferia, secondo congeniali condizioni di accessibilità, complementarietà urbana, dimensione, memoria insediativa. A questo si aggiunge il dato morfologico, da declinare attraverso un’interpretazione progettuale che ovviamente include la possibile conservazione, dove si ripropone la matrice formale dell’ortogonalità della centuriazione quale componente caratterizzante le geometrie fondative e di paesaggio derivate dalla via Emilia, da riprodurre all’interno della complessità dei congegni tipologici densi e delle chiavi di rappresentazione figurativa predisposte alla specificità dei casi.

Coordinamento didattico e di ricerca: Prof. Carlo Quintelli

Responsabili dei laboratori e dei corsi: Prof.ri E. Prandi, L. Amistadi, F. Bricolo, F. Nonis, G. Iacometti, U. Minuta, R. Cantarelli, S. Cusatelli, L. Boccacci, G. L. Ferreri, M. De Battista.

Collaboratori: A. Gardoni, E. Valenti, F. Pergetti.

Bibliografia

CITTAEMILIA. Sperimentazioni architettoniche per un’idea di città,a cura di C. Quintelli, Milano 2000; S.S.9,Via Emilia. Progetti architettonici e nuovi luoghi lungo la Via Emilia tra città e città,a cura di C. Quintelli, Milano 2001; C. Quintelli,Il progetto CittàEmilia,in Urbanistica Informazioni 186, 2002; C. Quintelli,La città tangenziale: il caso di Torinoin AA.VV.Dalla città diffusa alla città diramata, a cura di A. Detragiache, Milano 2003;La strada ritrovata. Problemi e prospettive dell’architettura della Via Emilia,a cura di C. Quintelli, Parma 2005.; C. Quintelli,L’architettura della riqualificazione, in AA.VV.Per un nuovo progetto urbano, a cura di F. Bottino e M. Zanelli, Bologna 2005;Il progetto della città contemporanea: riflessioni per un dibattitoeSette luoghi, una strada. Per una strategia di riqualificazione della via Emilia Est a Modenain AA.VV. a cura di G. Villanti, atti del workshop Città Media Felix,Città e progetto, Bologna 2006. C. QuintelliArchitettura di rara bellezza, in Documenti del Festival Architettura 2006, Parma 2006; C. QuintelliPubblico Paesaggio, in Documenti del Festival Architettura 2007-2008, Parma 2008.

E. Prandi,Italia 2011. Grandi progetti della trasformazione urbana,Mantova 2007; E. Prandi,Mantova. Saggio sull'architettura,Parma 2005;Sessantadue domande a Guido Canella. A cura di E. Prandi, Napoli 2005; E. Prandi,Il paesaggio nell'architettura. Congegni compositivi e progetto del paesaggio europeo, inPubblico Paesaggio, a cura di E. Prandi, Documenti del Festival Architettura 2007-2008, Parma 2008; E. Prandi, Voce “Morfologia”, inEnciclopedia dell'architettura. vol. 3, Milano 2008; E. Prandi,Bolles+Wilson: progetti per la città. Handmade by-products. InArchitettura di rara bellezza. a cura di E. Prandi, Documenti del Festival 2006. Parma 2006; E. Prandi,Dall'urbanistica al dettaglio architettonico. Note a margine dell'architettura di Jo Coenen. In:Architettura di rara bellezza, ib.; E. Prandi,Morfologia della composizione architettonica e reinterpretazione come percorso dell'invenzione.In: AA.VV.Eteroarchitettura, a cura di Prandi Enrico, Parma 2004.