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Intervento a cura della Provincia di Parma

Azioni di valenza comunitaria


A) Un’esperienza comunitaria nell’Appennino parmense: TIEDOLI

Tiedoli
La casa rappresenta per l'anziano un elemento fondamentale di benessere psico-fisico. Esso trascorre la maggior parte del suo tempo nella propria abitazione, le dedica attenzioni e dedizione, perché in essa si sente sicuro e indipendente, nella casa ritrova quella sicurezza ed autonomia che sente di aver perso in altri ambiti del vivere sociale anche perché, per questioni ambientali e geografiche, per gli anziani si riducono notevolmente le occasioni di relazione, in un momento della vita in cui probabilmente se ne ha più bisogno. A questo possono supplire in parte i rapporti di vicinato, se favoriti da un ambiente (abitazione, caseggiato e quartiere) favorevole, sicuro e accessibile, in grado cioè di eliminare le condizioni di isolamento e segregazione.

Costruire questo luogo dove gli anziani si sentissero a casa senza essere sradicati dalla loro, era l’idea ed il sogno di Mario Tommasini e in un luogo isolato e lontano da ogni comodità sulle montagne della provincia di Parma, con il fondamentale aiuto della Fondazione Cariparma, della Provincia di Parma e del Comune di Borgotaro , alla fine, ci è riuscito. C’era un rustico di fianco alla chiesa di Tiedoli, una piccola frazione sui monti della Valtaro, un edificio che non voleva nessuno perché troppo vicino al cimitero, un posto splendido, che dominava i monti e la valle e da lì, dal 2003, è cominciato il “fenomeno Tiedoli”, la prima esperienza reale nel processo di azzeramento dei classici servizi residenziali per anziani che hanno caratterizzato la progettazione degli anni ’80 e ’90 della Regione Emilia Romagna. Un contesto ambientale completamente diverso rispetto al passato, che evita lo sradicamento dai luoghi in cui le persone sono sempre vissute e permette la loro socializzazione recuperando e salvaguardando una identità territoriale fondamentale, mantenendo un senso di appartenenza del territorio molto radicato negli abitanti di questi luoghi che, a causa dell’inarrestabile spopolamento delle valli, stava morendo.

La vecchia costruzione , peraltro bellissima, è stata mantenuta il più possibile, restaurando e portando all’antico splendore le pietre e le travi a vista. Sono stati ricavati 7 piccoli appartamenti (6 +1 della portineria sociale) e in ogni appartamento l’anziano ricrea la propria “casa”, arredandola come preferisce, con i propri mobili e le proprie cose, facendo una vita, per quanto possibile dalle condizioni di salute, “indipendente”. Tutto ciò nella massima sicurezza, sia naturalmente per la configurazione stessa degli appartamenti che elimina ogni barriera pericolosa ed invalidante, sia per la presenza all’interno della casa di una “portineria sociale” con assistenti sociali presenti per ogni evenienza 24 ore al giorno. In più si sta’ creando all’esterno della casa un “giardino d’inverno”, un ambiente comune coperto e pieno di fiori, curato dagli stessi ospiti, che permetterà e faciliterà tutte quelle iniziative socializzanti che combatteranno sempre di più la solitudine aumentando il senso di “comunità” e di “stare insieme” sia degli ospiti tra di loro sia degli anziani nei confronti di tutti gli abitanti vicini che potranno intervenire ad ogni iniziativa organizzata.

Nel 2009 un altro fondamentale progetto, voluto dalla Provincia di Parma con il contributo della Fondazione Cariparma e realizzato in stretta collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Parma, sta’ creando a Tiedoli ed intorno ai suoi anziani, anche non autosufficienti, un ambiente intelligente in grado di comunicare con loro,di registrare ogni evento che accade all’interno dell’appartamento e di tenerne sotto controllo il loro stato di salute. Il progetto, denominato “A nostra Cà”, prevede di dotare gli appartamenti di tecnologie che permettono appunto di salvaguardare la salute, il benessere e la sicurezza dell’anziano attraverso una serie di sensori comandati da un’unità operativa centrale interna. I sensori possono controllare svariate funzioni, dal controllo dell’illuminazione e degli elettrodomestici a quello della temperatura,dell’umidità,della luminosità o del CO2, dai sensori di presenza, di controllo degli accessi o dai sensori perimetrali alle comunicazioni automatizzate con parenti, medici ecc.

Il tutto con caratteristiche uniche: una assoluta e necessaria semplicità d’uso, una “invisibilità” e invasività ridotta al minimo,un’elevata funzionabilità ed affidabilità. Inoltre questo sistema è stato creato per essere flessibile ed adattabile ad esigenze logistiche o personali. Il progetto è stato già realizzato e testato presso la struttura per anziani a Cà Bonaparte nel Comune di Neviano degli Arduini in provincia di Parma facilitando non poco la vita dell’anziano.

E’ così che la casa ,da semplice luogo di permanenza, ritorna ad essere il luogo di vita che dovrebbe sempre essere, rassicurante, sicuro e, per quanto possibile,intimo, senza togliere la possibilità di una socializzazione che, in età avanzata e in contesti geografici particolari, diventa sempre più difficile.




B) Altri interventi di sostegno alle comunità locali: l’area di CORNIGLIO

Stazione turistica di Lagdei

Stazione turistica di Lagdei

La proposta della Provincia di Parma consiste nell’illustrazione di un progetto integrato di recupero e valorizzazione della stazione turistica di Lagdei, finanziato in parte con fondi comunitari. L’azione

presentava un duplice obbiettivo: recupero edilizio di contenitori esistenti con nuovi percorsi e itinerari ad elevata fruibilità, e la nuova viabilità per Bosco di Corniglio, al fine di agevolare il collegamento con Parma capoluogo e con la rete viabilistica nazionale. Il progetto vedeva la collaborazione di una pluralità di forze istituzionali (Comunità Europea, Provincia, Comuni, Comunità Montana, Università degli studi di Parma). Le strategie dell’intervento di valorizzazione discendevano dal Piano di Sviluppo Locale (PSL) approvato dalla Provincia di Parma come documento di programmazione attuativa per la gestione dei fondi comunitari delle aree appenniniche inserite nell’“Obbiettivo 2”. In particolare, l’intervento riguardava la valorizzazione della stazione turistica, di proprietà regionale, di Lagdei (Comune di Corniglio), ubicata all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e nel Parco Regionale dei 100 laghi, in un ambito territoriale di grande pregio naturalistico e paesaggistico ambientale, ma colpito duramente dalla frana del 1994, che aveva aggravato notevolmente un quadro socio economico già problematico per la comunità locale.

Gli enti pubblici territoriali, al fine di favorire lo sviluppo locale, hanno finanziato alcuni interventi (per un investimento di 500.000 euro) per favorire l’accessibilità dell’area e per aumentarne la capacità ricettiva, utilizzando in parte anche risorse comunitarie. La Provincia di Parma ha inoltre investito 12 milioni di euro, per la realizzazione di un nuovo asse stradale di 6 km, completato nel 2005, di collegamento fra le località di Miano e Bosco. Tale strada, realizzata anche con interventi di ingegneria naturalistica, consente oggi di ridurre, in modo significativo, i tempi di percorrenza tra l’Alta Valle con la città di Parma, evitando la frana di Corniglio.

Per quanto riguarda invece la riqualificazione architettonica e ambientale della stazione turistica

“Lagdei – Lago Santo”, si è operato il recupero di strutture esistenti (lo chalet e l’ex casermetta della Guardia forestale) nonchè la valorizzazione di una torbiera, nella quale è stato realizzato un sentiero fruibile ai soggetti diversamente abili.

Quindi, tale intervento, può a ragione rappresentare un esempio riuscito nel quale un mix di azioni e la sinergica collaborazione di vari enti istituzionali hanno consentito la valorizzazione di un’area di pregio naturalistico del nostro appennino, creando altresì nuove opportunità lavorative per la comunità locale.

Lagdei: vista satellitare

Lagdei: vista satellitare

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